La prima tappa per esplorare Laconi non può che partire dal centro storico, e più precisamente dalla casa natale di Sant’Ignazio da Laconi.
Due semplici stanze, poco luminose, come erano le case delle persone più umili: il tetto tradizionale di canniccio, un rustico pavimento di cotto, un altare adorno di fiori, pochi arredi, la statua lignea del santo, anche questa strabordante fiori freschi.
Dalla stanza si accede a un piccolo giardino fiorito, chiuso da mura ai rumori della via. La custode, seduta in un angolo nella penombra, ha dedicato oltre quarant’anni alla tutela di quest’ambiente di vita essenziale: quelle due stanze sono parte della casa dove visse la numerosa famiglia di sant’Ignazio.
Nella stanza arde una lampada a olio, che la custode accende ogni mattina in memoria di uno dei più noti miracoli del santo. Ignazio, questuante per quarant’anni nella città di Cagliari, pur essendo sprovvisto di un adeguato recipiente, riuscì a trasportare dell’olio donato al convento, senza perderne una goccia, nella sua bisaccia di tela.